Vorrei fare un bilancio di fine anno, ma non ho sufficienti qualità narrative. Tuttavia una cosa voglio raccontarvela pure io. Ieri sera verso le 18, in pieno bombardamento, mi sono fatta cogliere da una delle mie idee geniali. Qualche giorno fa ho comprato una lanterna cinese, una romanticissima busta di carta che sfruttando il principio della mongolfiera si libra nell'aria creando un fantastico effetto wow da film romantico a noleggio a 3,99 su Amazon prime video. Uno di quelli dai titoli tipo "Il cuore nella nebbia" oppure "io e te sotto l'albero dell'amore". Insomma, roba più adatta ai figli sedicenni dei vicini di casa che a me, che già il 26 ho rificcato l'albero in cantina nel sacco nero, senza nemmeno toglier gli addobbi come da buona tradizione di famiglia. Dunque decido mio malgrado, dopo un pippone sull'ecosostenibilità, di coinvolgere il marito che blaterava qualcosa sulla sicurezza, sui fiumi, sul festival delle luci di Loi Kratong in Thailandia.
Mentre io gli decantavo tutti i possibili scenari romantici del rilascio nell'etere, lui ha cominciato a colpevolizzarmi per la CO 2 immessa nell'aria e che con la mia lanterna cinese avrei contribuito a lasciare un mondo di merda a nostro figlio. Intanto scendevamo le scale ed io guardavo la mia lanterna cinese con il capo cosparso di cenere, ma oramai determinata a realizzare il mio obiettivo romantico o forse piromane.
Arrivati nel giardino del condominio, spazioso e con qualche albero secco, ci fermiamo in un punto abbastanza adatto allo scopo. Ci guardiamo, cioè io lo guardo in silenzio, tenendo sempre in mano la confezione della lanterna da due euro comprata al LIDL e lui mi dice:
"Vorrai mica che l'accenda io?"
Inutile dirlo, sì.
"Cioè tu compri le stronzate ed io ora dovrei venirti dietro con questa idea da disagiati delle case popolari?"
Sì.
"Almeno hai preso l'accendino?"
Sì.
Arrivati nel giardino del condominio, spazioso e con qualche albero secco, ci fermiamo in un punto abbastanza adatto allo scopo. Ci guardiamo, cioè io lo guardo in silenzio, tenendo sempre in mano la confezione della lanterna da due euro comprata al LIDL e lui mi dice:
"Vorrai mica che l'accenda io?"
Inutile dirlo, sì.
"Cioè tu compri le stronzate ed io ora dovrei venirti dietro con questa idea da disagiati delle case popolari?"
Sì.
"Almeno hai preso l'accendino?"
Sì.
Gliene porgo uno antivento che sembra una fiamma ossidrica in miniatura. Una specie di Zippo tarocco con su disegnato un teschio ed una foglia di mariuana tricolore.
Va bene, mi dice, ti accontento solo perchè sto leggendo che è biodegradabile.
Spacchettiamo la confezione, comincia a dar fuoco alla piccola base combustibile fin quando ad un certo punto si accorge che il vento non è proprio a nostro favore, cosicché nel timore della tragedia che da lì a poco si sarebbe verificata invece di mollare il sacchetto di carta volante per paura che finisse tra gli alberi, si tiene attaccato alla base della mongolfiera, trascinato dal prepotente principio della fisica che lo porta dritto dritto sotto l'unico albero secco del giardino. La lanterna si impiglia e intrappolata tra i rami si accortoccia verso la fiamma e propagandosi velocemente incendia i primi rami. Io ovviamente assisto alla scena in silenzio. Lui mi guarda in cerca di aiuto, ma io facendo il gesto di frugarmi nelle tasche dico di non trovare nulla. Naturalmente rido.
Il marito comincia a rovistare nel cestino dell'immondizia lì vicino alla ricerca di qualcosa, forse pensando di trovarci dentro un estintore per spegnere l'incendio, ma trova una bottiglia con qualche goccia d'acqua gettata da diosolosa chi. Dopo una serie di improperie e una doccia di immondizia, la lanterna si spegne da sola e nessun albero si è fatto male, mentre cercando di arrampicarsi per liberare l'amico prunus le mani gli grondano di sangue per la colluttazione.
Siamo saliti a casa, abbiamo curato le ferite.
I miei propositi romantici e piromani sono finiti insieme al sangue nel lavandino,
lui si sente in colpa. Pensa di avere esagerato, poi mi chiede cos'ho.
Niente, gli hi risposto: è che adesso mi sento solo un po' fiaccola.