venerdì 20 novembre 2015

Isis: Palermo? La città più sicura

"Palermo" in lingua araba
Da un' intercettazione di due terroristi addestrati a Palermo.

"Tutto a  posto, ci vediamo alle 4 in punto a piazza Indipendenza"
"D'accordo, allora massimo per le 5 sono lì"
"Ok"


Sapete perchè Palermo al sicuro dagli attentati?
Immaginate il terrorista con lo zainetto esplosivo alla fermata della 101. Va da sé che l'attentato già porta un ritardo variabile dalle due alle tre ore.
Nell'ipotesi in cui riesca a salire sul mezzo dovrà augurarsi che qualcuno non gli freghi il contenuto dello zainetto, tra uno spintone e un altro della fine scolaresca in gita a San Giovanni dei Lebbrosi. Arrivato a destinazione, il terrorista con lo zainetto vuoto e non detonato, comincia a urlare "Dio è Grande", ma il castagnaro dell'angolo si intromette e: "Mustafá ca' sulu forza Paliermo, u capisti?".
A questo punto al piccolo terrorista non rimane che aprirsi una kebaberia o spacciare a Ballarò per il resto della sua vita.
Ora, immaginate che sei Mustafà, provenienti da sei punti diversi della città, debbano darsi appuntamento per farsi saltare in aria contemporanemente, dandosi un appuntamento alle 4/5.

A proteggerci dagli attentati, contrariamente a quanto ci dicono i giornalisti, non è la mafia, ma il traffico, quello con la T maiuscola.



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