mercoledì 10 dicembre 2014

Loris, ecco il complice della madre

Parliamoci chiaro, adesso si scopre che tutti , tra conoscenti e parenti, sapevano che la madre di Loris era una psicolabile.
La madre della presunta assassina afferma di non sentirla né vederla da anni per via del suo comportamento violento e scontroso; racconta ai media ,addirittura, che in adolescenza facendo a botte con una ragazza le ruppe le costole mandandola all'ospedale.
A 15 anni Veronica tenta il suicidio e state certi che a Santa Croce Camerina, posto in cui tutti sanno anche quante volte ha scorreggiato il parroco, lo sapevano tutti, anche i topi dei tombini.

I psicologi dell'ASL sono intervenuti tempestivamente- peccato che c'era già scappato il morto in tutto l'italian style- nella scuola che frequentava il piccolo Loris, per capire le reazioni dei piccoli compagni e comprendere attraverso i loro disegni la personalità del piccolo assassinato. Gli assistenti sociali, infatti, hanno chiesto ai bambini di disegnare Loris nei momenti di quotidianità. Utile, come quando chiami i carabinieri dopo che ti hanno svaligiato l'appartamento. Ha fatto più danni la psicoterapia che la peste.

I giornalisti poi, nella loro opera magnanima di coadiuvamento  dell'autorità giudiziaria, sembrano i promoter commerciali della FASCETTE SPA, trasformando la cronaca nera, che più nera non si può, in un reality show di scarsa qualità. Esperto in studio: l'elettricista.
Ci sobillano per ore con supposizioni e valutazioni per poi ricordarci il "principio d'innocenza", principio cardine del nostro Ordinamento che funziona a discrezione del direttore del giornale, in base alle querele, agli ammonimenti ricevuti e i ricavi previsti per la tiratura.

Adesso, ditemi  chi è il reo.








sabato 6 dicembre 2014

La Sicilia che lavora.

L'unico settore che va avanti è la svendita immobiliare.
A questo punto,  le Agenzie del Lavoro, soprattutto in Sicilia, dovrebbero essere gestite dalle pompe funebri.

giovedì 4 dicembre 2014

"L'amore ti piega", il primo e ultimo libro di Francesca Cipriani

 E pure quando qualche settimana fa l'ho incontrata sul Frecciarossa che da Milano porta a Firenze ho quasi avuto un moto di pietà quando il passeggero titolare del posto a sedere, che la Cipriani occupava abusivamente, l'ha sfrattata come un ufficiale giudiziario.
Leopardata fino al midollo e con una scollatura che pareva una minigonna, mi ha fatto quasi tenerezza quando si lamentava lungo i corridoi di essere stata trattata come una qualsiasi.
Vieni qui Francesca, fatti abbracciare, ho pensato.
Poi scopro che ha intenzione di scrivere il suo primo libro, di cui però ancora non sono noti i contenuti-se mai ci saranno- e il mio moto di tenerezza si trasforma in voglia di compiere un delitto.
E' brava a far parlare di sè, soprattutto se lo scopo è quello di dimostrare al mondo, come se gliene fregasse qualcosa al mondo, che Lei non è una tutta PVC e shatush, ma che ha anche un cervello (nella borsetta, quello del suo bassotto).
Il titolo lo ha già rivelato su twitter ed è eloquente: "L'amore ti piega".
Certo, Francesca, a te sicuro ti piega. A 90°. E non parlo di candeggio.



martedì 2 dicembre 2014

Kamasutra per principianti parte I

Il Kamasutra, letteralmente "aforismi sull'amore", è un antico testo indiano sul comportamento sessuale umano, che non parla solo di come contorcersi sul tappeto orientale, ma parla soprattutto di relazioni tra uomini e donne. Con vostro sommo rammarico solo il 20% del manuale è dedicato al tetris.
Il libro quinto, ad esempio, è dedicato alle donne e si intitola "dei diversi generi di donne". E' intuitivo come non si passeggi nei meandri delle pari opportunità, sembra quasi un prototutorial di men's health.
Dunque secondo il kama sutra, le donne si dividono in quattro categorie: ragazze, donne due volte maritate,le cortigiane e le donne occasionali.
L'Homo Erectus quindi può serenamente sbizzarrirsi con le prime tre categorie come se non ci fosse un domani e deve guardarsi bene solo  dall' ultima. Occorre quindi drizzare le antenne, ho detto antenne, e giacere con loro ,appunto, "occasionalmente" ovvero solo quando si può affermare:

1)"Questa donna s'offre volontariamente ed è già stata di molti altri" ovvero si tratta della zoccola del quartiere, non si infrange nessuna regola, l'inferno può attendere.

2) "Questa donna è due volte maritata ed altri prima di me l'hanno avuta. Nessuno m'impedisce di averla anch'io", si tratta del caso di colei che avendo avuto esperienze pregresse non dovrebbe far problemi. Un po' come lanciare un salame nel corridoio.

3) "Questa donna mi otterrà i favori di suo marito..." che è il suo nemico, per cui si tratta di una fase del tutorial di "guarda come ti frego la moglie e ti rendo cornuto così impari"

4) "Legandomi con questa donna, potrò uccidere suo marito e metter così le mani sulle sue immense ricchezze, da me tanto desiderate". Penalmente rilevante, questo si commenta da sè. Tuttavia bisogna stare attenti alla posizione fiscale del marito. Oggi, con la crisi, è meglio consultare prima le anagrafe tributarie.

5) "L'unione con questa donna mi procurerà una grande fortuna di cui ho bisogno, vista la mia povertà che è tale che non riesco a provvedere a me stesso". In sostanza sposate una ricca, anche se racchia non importa, controllate il suo contocorrente o la sua posizione pensionistica e tutto andrà liscio come l'olio.

6) "Questa donna mi ama ardentemente e conosce le mie debolezze. Se rifiuto di unirmi con lei divulgherà in pubblico i miei difetti, mettendomi in cattiva luce e danneggiando la mia reputazione". Pericolosissima, soprattutto se l'uomo appartiene alla categorie delle palme nane o in passato si è distinto alle Olimpiadi nella categoria del salto della quaglia.

7)"Il marito di questa donna ha violato la castità delle mie mogli; mi vendicherò dunque seducendo le sue". Approccio per vendetta, tu mi hai reso cornuto,  io ti faccio rinascere un cervo a primavera che non passi nemmeno sotto l'arco di trionfo.

8)" La donna che io amo è sotto il dominio di quest'altra donna. Per mezzo di questa potrò farmi accogliere bene dalla prima." Questa, forse è la tecnica più nota: abborda la racchia per arrivare a quella figa. Su questo ci sono manuali interi su men's health, a cui vi rinvio.

In realtà manca ancora qualche indicazione, ma questo è sufficiente per farvi un' idea di come il manuale che ha dato i natali a gran parte dei film porno mondiali, sia in realtà un bluff.

Però cari uomini, nell'ipotesi in cui vi troviate in accordo con il manuale sanscrito, non vi resta che buttarvi.
Dal sesto piano.


mercoledì 5 novembre 2014

"Aspetti anche tu il 32?" "No io batto"

graffito alla fermata dell'autobus
Fermata dell'autobus, mi sovviene l'eterno, fa un freddo così becco a Torino che se potessi metterei lo scaldasonno come poncho.
Attendo l'autobus alla fermata.
"Vuoi un passaggio?"
"No, ammazzati", rispondo.
Dopo qualche minuto un altro gentleman: "Se vuoi ti accompagno""Muori", reagisco di nuovo.
Mi guardo accanto. Mi viene un dubbio lucido come la borsetta della signorina che ho accanto e mi rivolgo a lei:
"Scusi, ma aspetti anche tu il 32?"
"No, io batto".
Ok, la prossima volta vado a piedi.

venerdì 31 ottobre 2014

Stato-Mafia, Napolitano e la sua deposizione

La trattativa tra Stato italiano e Cosa nostra si fa riferimento ad una presunta negoziazione che si sarebbe sviluppata in seguito alla stagione delle bombe del '92 e '93 al fine di giungere a un accordo tra importanti funzionari delle istituzioni italiane e rappresentanti della mafia siciliana. 
Oggetto ipotizzato dell'accordo sarebbe  la fine della stagione stragista in cambio di un'attenuazione delle misure detentive previste dall'articolo 41 bis. 

Napolitano, il nostro esimio presidente della Repubblica delle Banane,è quindi accusato di essere coinvolto in queste trattative alla luce delle risultanze di alcune intercettazioni telefoniche ancora secretate in cui Nap parlerebbe proprio con Nicola Mancino, l'ex ministro dell'Interno accusato di falsa testimonianza e di aver coperto latitanti del calibro di Brusca nel periodo delle grandi stragi.

Ora, in virtù di tutto questo, cosa ci si aspettava dalla deposizione nel processo?
Che Napolitano dicesse ho-stato-io? -oppure- Scusate, me l'ero scritto su un post-it  quello che ho detto a Mancino, ma purtroppo il cane se l'è mangiato?

Siamo seri, finchè le intercettazioni non saranno pubblicate,  l'unica cosa che Napolitano potrà deporre sono le uova.




sabato 18 ottobre 2014

Elena Ceste, forse trovato il cadavere

Tenerife? No.
Caritas? No.
Torino? No.
Canale di scolo d'Isola d'Asti? Sì.

Proprio qualche ora fa l'Ansa ha battuto la notizia riguardo il ritrovamento di un cadavere in avanzato stato di decomposizione in un canale di scolo a 2 chilometri dalla abitazione di Costigliole, stavano facendo le pulizie.
I magistrati stanno ancora muti e zitti. Si attendono altri dettagli. Forse Elena C'est..e.

domenica 5 ottobre 2014

Marito cambia sesso e vuole rimanere la moglie di sua moglie

Ieri a Storie Maledette su Rai3, il programma che si occupa di cronaca giudiziaria nera in cui Franca Leosini intervista criminali direttamente dal carcere, c'era ospite un certo Dottor Alessandro Bernalori che, dopo non so quanti anni di matrimonio, ha deciso di cambiare sesso con tanto di rettifica dei dati anagrafici. Alla prima inquadratura, la prima domanda che i telespettatori appassionati del programma si son fatti è stata: ma questa\o a chi ha ammazzato?

Non si tratta di omicidi, non nel vero senso del termine, ma della storia di un funzionario bancario che in seguito alla nuova identità si vede annullato d'ufficio, dal Tribunale di Bologna, il precedente matrimonio dal momento che in Italia non sono consentiti matrimoni tra persone dello stesso sesso.

L'intervista si è svolta tra una Franca Leosini al limite della crisi isterica e il non più Alessandro, ma Alessandra, in completino color lavanda (gastrica) e piega fluente biondo platino.


A quanto pare la moglie del signor Alessandro, che per ironia della sorte di nome fa Alessandra, era d'accordo. E' stata lei ad aiutarlo e ad accompagnarlo a tutti gli interventi subiti in Thailandia. Le sceglie anche gli abitini di cui va tanto pazza.
Rimodellamento della fronte, mandibola sganciata e rimontata come un pezzo IKEA, eliminazione della peluria, ricostruzione del naso e infine amputazione dell'aggeggio, che il signor Alessandro ha definito "una trasformazione che lascia attive le terminazioni nervose e i relativi centri del piacere" . Ci sono voluti ben 500 punti di sutura, che la Leosini senza scomporsi ha commentato con un "messi in fila ci fai un'autostrada".

In conclusione l'ei fu Alessandro si ribella alla decisione del Tribunale relativa al divorzio forzato, vuole rimanere coniugato\a e rimanere moglie di sua moglie.

"E il sesso?" , chiede alla fine una Leosini in crisi cognitiva e linguistica.
"Lo facciamo, è solo cambiato, a me continuano a piacere le donne e a lei gli uomini, noi ci amiamo", risponde Alessandro\a.

Siamo tutti confusi. E ci chiediamo: ma alla fine l'assassino chi è?
La risposta è chiara: Alessandra, che ammazzato Alessandro quando era nella prigione del suo corpo.
Pene  già scontate, la moglie è d'accordo.








mercoledì 1 ottobre 2014

Svaligiano l'appartamento e rubano l'urna cineraria col nonno

Io quando muoio mi faccio cromare


A Genova una famiglia viene derubata in casa.
I ladri si introducono nell'appartamento e insieme al televisore e all'argenteria portano via una simpatica cassettina in marmo.
Si tratta dell'urna cineraria che conteneva il Nonno, alla quale la moglie era molto affezionata per ovvie ragioni. Si trovava sul suo comodino  ed era l'unico conforto dal giorno della liofilizzazione del coniuge.Ci parlava, ci dialogava, non passava l'aspirapolvere.
Il nipote va a Chi l'ha Visto e la reclama vigorosamente:
"Ladri, ridateci il nonno, tenetevi il televisore, ma ridateci il contenuto della scatola".

E' una storia triste, ma Federica Sciarelli, la presentatrice del programma, trattiene a stento le risa.
... E pure tu che stai leggendo.










lunedì 29 settembre 2014

Muoiono sotto il fango ad Agrigento quando i preposti girano in SUV



Diciamoci la verità, questa storia dei due bambini morti alla riserva di Macalube, per una fuoriuscita anomala, puzza più del fango che ha sputato fuori il vulcanello.

È di due giorni fa, oramai , la notizia dei due fratellini di Aragona (Provincia di Agrigento), Laura e Carmelo, che in gita domenicale col padre finiscono sotterrati da una coltre di fango bollente.

Una tragedia che mi fa pensare al fatto che la pericolosità di questi spurghi argillosi fu percepita anche da Maupassant che le definì "pustole di una terribile malattia della natura" . Una tragedia che mi fa pensare alla buona sorte di quei padri che son già stati lì con loro figli e a quelli che quella mattina avrebbero voluto andare, ma per chissà quale impedimento hanno rimandato e hanno esclamato davanti al notiziario un potevamo-esserci-noi.

Penso anche ai finanziamenti stanziati , qualche mese fa,  che sarebbero serviti alla messa in sicurezza e invece sono finiti nelle casse delle concessionarie BMW o Mercedes della provincia, per dei SUV adatti a "perlustrare meglio l'interno della riserva" e utilizzati , invece, dai ganzi del luogo per perlustrare le gelaterie di Agrigento e bassifondi della negligenza umana.

venerdì 26 settembre 2014

Elena Ceste dove è finita? Il marito sbugiardato dai bambini

"Se i magistrati vi chiedono, dite che quella mattina abbiamo fatto colazione tutti insieme, altrimenti si portano pure a papà e non mi vedete mai più"

Poi, ovviamente,  il PM li interroga e i figli di Elena Ceste e Michele Buoninconti (alias Armando Diaz),  parlano senza bisogno di bastonate: "Papà, c'ha detto di dirvi così".


Quindi, che fine ha fatto Elena Ceste?
E' finita a Tenerife? Vaga per Torino fingendosi un clochard? Dove sarà il prossimo avvistamento?
Forse ha fatto le valige e  si è trasferita a Cuba insieme a Elvis Presley e Jim Morrison. 

Oppure si è trasferita nel Tanaro. 
Chiedete ai pesci. 







giovedì 25 settembre 2014

Perilei, la crema antirughe per il perineo e dintorni



"Perilei Pausa è una crema vaginale che,
in abbinamento a ginnastica perineale, aiuta a prevenire la perdita del tono e del trofismo del tessuto perineale"
Subito mi è venuta in mente la buonanima di mia nonna.

"Ariannì, ma cosa è il perineo?"
"Nonnina...ehm... diciamo che questa è una pomata che si mette quando non stai bene nell'intimo..."
"Ah, ho capito! Tipo quando mi si stacca la dentiera eccimetto il Kukident quello tipo cemento-e-non-si-stacca-più-e- poi-mi-sento-meglio! "

"Sì nonnina, certo..."


Giuro, che non è un fake. La descrizione l'ho copiata dal sito del produttore. Si tratta, in sostanza, di una crema antirughe per dintorni e paraggi dei paesi bassi femminili. Idrata, mantiene, elasticizza.

D'altronde quale donna non sogna un perineo perfetto?

Ora dico, con tutto il rispetto di chi soffre di questo terribile inestetismo, ma esattamente, in cosa consiste la ginnastica abbinata?



domenica 14 settembre 2014

Napoli e "quei bastardi dell'Arma" . E quando a sparare è la camorra?


Davide Bifolco non si ferma all'alt  dei carabinieri, infondo erano in tre sullo scooter senza assicurazione.

Parte un colpo di pistola ed è subito tragedia.  Il prima ragazzo, poi "bambino", è morto.

Cominciano le rappresaglie dei 150 testimoni che non solo hanno visto tutto, ma hanno filmato e raccontato tutto ai giornali, ai talk show, a chiunque munito di microfono e telecamere gli concedesse la parola. Alcuni giurano anche di aver visto la traiettoria del proiettile, roba che nemmeno dei marines esperti di balistica.

Un senso civico eccezionale.

"Carabinieri bastardi", infatti la prossima volta che vi rubano la macchina consiglierei di chiamare Batman.

"Hanno ammazzato un bravo ragazzo",  d'altronde era solo in compagnia di un latitante.

"Adesso, il mio Davide è in cielo", a insegnare come sfuggire ai posti di blocco di San Pietro.


Un omicidio è un omicidio ok, un triste incidente che se avesse riguardato un carabiniere non sarebbe nemmeno stato raccontato.
Ma una considerazione sorge spontanea:

E se a sparare fosse stata la camorra? Nessuno ha visto niente.
Non vedo, non sento, non parlo anzi, non sono nemmeno di Napol'è.










domenica 7 settembre 2014

Secondo Rosy Bindi, Renzi ha scelto la Boschi perché bella


Secondo  Rosy Bindy , Renzi avrebbe scelto le titolari dei diversi dicasteri per via della loro bellezza estetica.
Durante un' intervista, l'ex ministra dai capelli brizzolati,  ha detto : “Penso che le donne ministro siano state scelte anche perché erano giovani, non solo perché erano brave, ma anche perché erano belle ma possono dirsi fortunate”.

Che tenerezza, povera Rosy, vieni qui fatti abbracciare. 

Nel frattempo dall pollaio è pronta a rispondere Maria Elena Boschi, attuale ministro delle riforme, dichiarando: “Credo che siamo e saremo giudicati per quanto siamo bravi, non per quanto siamo belli" e poi ancora "risponderemo con i fatti". Certo, proprio i fatti. Quelli che vi siete...

Tuttavia,  sarebbe interessante sapere di che colore sono le rotule di Maria Elena.


giovedì 4 settembre 2014

Salerno: Uomo ordina delle ostriche e trova 5 perle



Accade a Salerno, in pieno centro, nell’Osteria «Nonna Maria» di via Roma.

Due signori ordinano ostriche e champagne per brindare all'incontro e si ritrovano con cinque perle fresche di giornata. 
E parte il circo mediatico: articoli, puntatone pomeridiano della D'Urso, prime pagine e interviste a go go. Tutto muco che cola, soprattutto per il ristorantino e la pescheria fornitrice di bivalvi.
Il trovatore fortunato è il Signor Lo Bianco, alto dirigente di Poste Italiane, che  intervistato a Pomeriggio 5 dalla D' Urso, si mostra contrariato per le domande troppo invasive della privacy. "Ero a cena con un'amica, era solo un'amica " , ribadisce tra una domanda in barbarese e una risposta costipata nei meandri del chi me l'ha fatto fare.
Lei , Barbara, vuole l'esclusiva delle foto delle pietre , insiste per il bene psicologico delle casalinghe davanti la tv, lui risponde "Ci devo pensare, prima devo farle valutare dagli Scienziati a cui le ho consegnate". Barbara incassa il colpo e chiude il collegamento. Che peccato. 

...E pure ora che ci penso una volta anche io mentre mangiavo una cozza ho trovato qualcosa dentro: un pezzo di assorbente. Fa' lo stesso? Qualcuno vuole l'esclusiva?



 "L'ottimista è un uomo che, senza una lira in tasca, ordina delle ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla trovata".  (Ugo Tognazzi ) 
                                                                                   

martedì 2 settembre 2014

Dio esiste, ne ho le prove

Dio esiste.
Ne ho le prove.
"Rotoloni Violetta,
non finiscono mai".
Puoi starne certo.

















Ciascuno a suo posto.
Una faccia per ogni strappo. Olè


domenica 17 agosto 2014

Ultima ora: Madonna appare in un bar siciliano

Sono, confusa. Ci sono troppe Madonne, non cantanti, parlo proprio delle madri di Gesù.
L'altro giorno mentre rovistavo nella casa di campagna, tra i reperti di mia nonna, ho trovato una collezione di santini di madonne che manco al museo vaticano ne hanno così tante. 

Madonna Assunta
Madonna del Rosario
Madonna del Carmine
Madonna del Carmelo
Madonna delle Grazie
Madonna della cintola (?)
Madonna di Bonaria
Madonna Nera (che pare un bestemmia)
Madonna di Lourdes
Madonna Addolorata
Madonna di Loreto
Madonna delle Lacrime 
Madonna di Pompei...

Potrei continuare all'infinito, tra immacolate concezioni e Nostre Signore di non so quale tristezza infinita.
Una cosa però è certa, mai una Madonna della Gioia o del Sorriso. Tutte madonne che piangono e mai una che ride.
Ergo, anche io ho una Madonna, che mi è apparsa personalmente:  Nostra Signora dello Spritz o Madonna dello Spritz. Ovviamente si tratta dell'unica Maria non "Assunta", precaria e cassintegrata. Amen.

giovedì 14 agosto 2014

Ferragosto? No grazie

Adoro il Ferragosto, quasi quanto il Capodanno o un calcio nelle gengive.
Tuttavia mi sono ripromessa d'essere più tollerante e comprensiva, quindi mi raccomando: stanotte tutti al falò. Dentro, con i vestiti umidi di benzina.

giovedì 7 agosto 2014

Volete dimagrire da subito? Ecco la dieta del telefono. METODO FUNZIONANTE

 Volete dimagrire e non sapete proprio come fare?
Avete quei fastidiosi maniglioni antipanico dell'amore e vi viene da piangere quando vedete i manichini Tezenis?
Stufi di programmi dimagranti da fame del Biafra?

Se il vostro problema è un fastidioso appetito continuo, ecco la dieta che fa per voi: la dieta del telefono. Si basa sull'antica tradizione sportiva del : "salto del pasto", tipica delle tribù Masai.
Dunque, per cominciare procuratevi un telefono, non importa di che tipo fisso o cellulare, tuttavia se avete Whatsapp , l'applicazione di messaggistica istantanea più citata nelle aule dei tribunali nelle cause di divorzio, è meglio.
In un secondo momento per caricarvi al meglio, si sa che il fabbisogno giornaliero non va trascurato, date una sbirciatina a Facebook, ai profili dei vostri consorti e dintorni.
Successivamente chiamate il vostro partner prima di pranzo o della cena e domandate del perchè nonostante l'ultimo accesso in Whatsapp sia di mezz'ora prima , ancora voi non avete alcuna notizia dal pomeriggio precedente. Parlatene, se ci riuscite senza che vi esploda la vena occipitale, vedrete che dopo vi passerà la fame, l'appetito e anche la voglia di vivere.
Provare per credere.
Produrre bile non è mai stato così facile.
Approvato dal dottor DuGatt.
PS. La dieta funziona anche con altre domande del tipo: "Dove andiamo in vacanza quest'anno?" oppure "Come hai detto che si chiama l'amicO con cui ieri ti sei visto al bar?"




mercoledì 30 luglio 2014

Il bluff del Piano Giovani della Regione Sicilia


Che bello, penso. Finalmente qualcosa per noi giovani fino ai 34 anni e trecentosessantaquattro giorni, che se sono trecentosessantacinque stai fresco, che ci consenta di accedere potenzialmente al mondo del lavoro. Cinquecento Euro lordi per sei mesi, se un'azienda dovesse assumerti.

Bene bene, mi iscrivo al sito apposito per il programma regionale e inserisco tutti i miei dati anagrafici, curricolari e le aspirazioni. Ecco fatto entro la scadenza: 31 Agosto 2014.

Adesso devo solo attendere che qualche azienda mi contatti.   ┼

Troppo facile, infatti devo procurami un attestato di "disponibilità al lavoro" e  un"patto di servizio" che mi verrà rilasciato dal prestigiosissimo Centro per l'Impiego che si trova sulla tangenziale della Città di Palermo.
E che ci vuole, è solo giorno 30, vado lì, prendo il turno, faccio la fila, mi iscrivo: che ci vuole. In un mondo perfetto, certo.
Mi reco quindi all'ufficio per nove del mattino e prendo il mio numeretto nel distributore di talloncini come quello del salumiere: P02. Guardo il display: "5".
"Scusi, chiedo ad una ragazza , ma che serie è quella del display?"
"A"
"Come sarebbe a dire la A?" strabuzzo gli occhi.
"Devi aspettare i 100 della A, poi del turno B e poi... fino alla P..."
La ragazza si mette a ridere rassegnata e mi comunica che lei è arrivata al Centro alle due del mattino precedente, solo per potersi iscrivere ad una lista faidate affissa all'ingresso. Nonostante la levataccia ha solo il numero 25, è dispiaciuta. Io provo solo disgusto.

Mi guardo intorno con occhi nuovi, vedo la gente morta.
Ci sono due sportelli attivi e i due Impiegati dell'Impiego di uno laureato all'università di Scienze del Ritardo Mentale,  l'altra a cui minimo  mancano 25 diottrie, ha la faccia completamente spalmata sul monitor del PC.

L'Ufficio termina le operazioni IMPROROGABILMENTE alle ore 13 , anche con  presenza di pubblico in sala.

Mi guardo ancora una volta intorno, vedo giovani e giovanissimi che si affrettano perché sta per arrivare il loro turno , si affannano a tirar fuori i loro documenti con il viso mezzo addormentato e mezzo rassegnato. Mi si stringe quasi il cuore, mi veniva da dire, alla ragazza con le caccole negli occhi,  vieni qui fatti abbracciare.
Sembra il centro per l'elemosina di un impiego. Se non hai questo certificato, addio possibilità di non essere disoccupato per metà dell'anno. Il mio interesse legittimo è violato, quello quanto meno di poter accedere alla selezione in modo pratico e immediato. Qualcuno tenta di vendermi il talloncino con una lettera e numero più basso del mio.

Sono già le dieci, il segna-turno espone un bel 7. Non ce la farò mai, vado via, ho perso già la mattina e la pazienza. La dignità no, non la perdo. Preferisco andare al mare, non voglio morire di burocrazia.


La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
Franklin Delano Roosevelt


PS. Mi hanno fatto presente che il patto di servizio è compilabile on-line dal 22 Luglio (ben una settimana prima della scadenza). Notizie che scopri per caso, non un comunicato, una notizia al tg regionale.
 Mi sono immediatamente apprestata a collegarmi e a compilare il format. Mi risponderanno non appena possibile, appena la pratica verrà presa in carico.

Mea culpa, non mi sono informata bene, tuttavia il problema di fondo permane. Elemosina, burocrazia, non trasparenza, si salvi chi può.

PPS. Probabilmente dopo le critiche sollevate da qualcuno hanno fatto si che il termine per ultimare il tutto è stato prorogato fino al 5 agosto.

PPS. E' il 5 agosto, il sistema è in tilt da stamane all'alba e pure dalle agenzie stampa risultano concordati gli 800 tirocini previsti. Vedo la gente illusa.






martedì 29 luglio 2014

A Palermo anche la Madonna si inchina al boss

E mentre Alessando D'Ambrogio, padrino di Cosa Nostra, sconta il suo 41bis al carcere di Novara, a Palermo una processione di quartiere gli fa gli onori. Il carro delle Madonna del Carmine di Ballarò, trascinato da babbuini in gilet marrone nutria, viene sostato davanti all'impresa funebre del D'Ambrogio in segno di "rispetto".
Il dramma è che non è la prima volta.

L'intreccio tra religione e mafia , nella subcultura palermitana, rasenta le soglie del ridicolo. Se non fossimo consapevoli del grande cancro che è Cosa Nostra, ci sarebbe quasi da ridere.

"Figghiu, figghiu, pigghia u picciriddu e facci vasari a Maruonna, pi to' frati che è vittima dello Stato" (Figlio, prendi mio nipote, sollevalo fino alla statua e fagli baciare la Madonna  affinchè chieda la grazia per tuo fratello che è vittima dello Stato)
Probabilmente per "vittima dello Stato" si intende un arresto in flagranza di reato per una partita di 300 Kg di cocaina provenienti dalla Colombia. 

Gente che si strappa i capelli, donne gravide come zampogne per la sesta volta, in maglia Guess, che pregano per il marito in galera.
"Marunnuzza mia, diccelo tu al giudice che lo scarcera a mio marito", e magari il marito ha già sparato a due commercianti e squagliato il compare nel mister muscolo idraulico gel.

Le autorità ecclesiastiche devono vigilare, dice il procuratore.
 E lo Stato, nel frattempo, partecipa alla processione.




sabato 19 luglio 2014

Borsellino, il giudice del risveglio

Il 19 Luglio di ventidue anni fa ero sul letto della mia cameretta verde a giocar con le bambole. Avevo otto anni e in quel periodo Palermo era blindata, ma la giovane età non mi permetteva di comprenderne il motivo. Militari ad ogni angolo di strada, macchine della polizia dislocate a presidio delle abitazioni dei magistrati.  Io avevo sempre otto anni e non capivo nemmeno quale fosse il significato della parola "Mafia",sineddoche di Al Capone, tuttalpiù. Vietato parlarne. Poi nel pomeriggio del diciannove sette novantadue: il botto. Un boato, un petardo troppo forte per essere solo un petardo. In linea d'aria, casa mia era distante da via d' Amelio circa 3 km. Tremarono i vetri degli infissi, i miei genitori si guardarono inderdetti negli occhi come a dirsi ' forse e caduto giù il palazzo di fronte'. La televisione già dopo mezz'ora trasmetteva a reti unificate "È stato assassinato il giudice Paolo Borsellino, vittima di un attentato mentre era in visita alla madre". 
Quel giorno non esplose solo la Fiat 127 piena di tritolo, è scoppiato il vaso  di Pandora dell'antimafia.
Da quel giorno la mafia è una montagna di merda.
Per tutte le coscienze assopite, risvegliate a suon di polvere da sparo.


"Almeno, l'opinione pubblica deve sapere e conoscere. Il pool deve morire davanti a tutti"

mercoledì 9 luglio 2014

Lo smemorato di Collegno era il latitante. Il DNA ha parlato

E quindi il test del DNA fatto dalla trasmissione Chi l' ha visto ci dice finalmente chi è lo smemorato di Collegno.
Il pronipote dello smemorato , che riceve il plico coi risultati dell'esame, suda freddo : non è come mi aspettavo, dice prossimo a una crisi isterica. In fondo il test l'aveva richiesto lui. Una tegola in testa. La genetista gli indica il punto in cui c'è scritto che il cromosoma y non coincide. Nella mente del pronipote un solo pensiero trasparente: "chi me l'ha fatto fare."
Per rinfrescare la memoria: un tizio viene rinchiuso in manicomio, il Corriere della Sera pubblica sul giornale la foto per il riconoscimento e spuntano due mogli a contenderselo. Una dice che si tratta del Professor Canella con il quale ha già un figlio, l'altra dice che è quel mascalzone del suo coniuge tipografo, latitante da 10 anni per truffe continue e reati di varia specie.
Processi, indagini e perizie: lo smemorato finisce in galera. Per il Giudice si tratta di Mario Bruneri, quel poco di buono che sta facendo impazzire la procura da anni.  Tuttavia la signora Canella non demorde, insiste, se lo ripiglia pure dopo che esce di galera. Implora il giudice, gli dice: "Questo è mio marito NE SONO SICURA". Lo smemorato ci sta. Hanno altri figli, lei continua a non avere dubbi: è il suo amato marito che non lascerà solo nemmeno un secondo, neanche per andare in bagno. Non si sa mai, dovesse scivolare, batte la testa e gli torna la memoria di nuovo...
E vissero felici e contenti.
Poi dopo 80 anni, arriva una puntata di chi l'ha visto e come uno sciacquone porta via tutto il romanticismo di questa donna che ha combattuto le mille e una notte per riprendersi quello che lei ha reputato- o forse a conti fatti le è piaciuto e se l'è preso- suo marito fin dalla prima fotografia sul Corriere della Sera.
Il test genetico parla chiaro: lo smemorato era il latitante, il marito di quella che a suo tempo lo avrebbe voluto scannare come un vitello visto i guai che le aveva fatto passare.
Della serie: meglio in carcere che con la mia vera moglie: rifiuto l'offerta vado avanti avrà pensato lo smemorato.
Il pronipote Canella quindi ingoia il rospo e tutto lo stagno, fingendo indifferenza mentre la vena frontale gli sta scoppiando in diretta.
" È SOLO UNA PROVA COME UN'ALTRA" , dice. D'altronde si sa, il DNA è un' opinione. Infatti, se per caso Brad Pitt dovesse perdere la memoria, è mio marito eh!


lunedì 23 giugno 2014

LUI non vuole fare sesso, LEI lo prende a coltellate

"Amore dai, facciamolo, qui ora subito"
"Sono stanco"
"Ti ho detto che ho voglia di essere penetrata"
"NO, ho mal di testa!"
"Allora ti penetro io"
Tragedia.



Io capisco che il popolo italiano sia assetato di calamità, ma la rivista "Giallo" rappresenta il non plus ultra dello sfacelo mediatico.
In questi casi mi torna sempre in mente la mia amata bisnonna che ogni santa volta, prima di sintonizzare la sua solita TV a valvole per un telegiornale- parlo degli anni 90 quando ancora i delitti erano in terza pagina- diceva: "Vediamo chi hanno ammazzato oggi".

Mi chiedo se la mia ava,  trovatasi davanti a questa copertina cosa avrebbe pensato. Mi pare quasi di sentirla:
"Ariannina, ci sarà stato un errore di stampa.. LUI uccide LEI, sicuro"
"Nonnina, no, non hanno sbagliato, è LEI che uccide LUI, perchè non vuole..."
"Ah, se ci fosse Mussolini!"
"Nonna, ma che c'entra...oramai succede che gli uomini si negano..."
"Ho capito,sta arrivando l'Apocalisse cominciamo a comprare le scorte per il rifugio"



lunedì 16 giugno 2014

Oltre Yara, un'altra vittima: la moglie dell'assassino

Non avremmo scommesso un euro sull'esito delle indagini riguardanti l'omicidio della piccolaYara Gambirasio e invece oggi è arrivata la notizia dell'arresto di Massimo Giuseppe Bossetti, operaio di 44 anni, marito e padre.
Immaginate di stare in casa a guardare il vostro programma televisivo preferito e tutto ad un tratto sentite suonare alla porta: "Polizia, abbiamo un mandato d'arresto per suo marito".
Manette, sguardi increduli, giù per le scale e dritti in questura per l'interrogatorio. Si avvale della facoltà di non rispondere ed è subito carcere.

La moglie a casa con i tre figli non capisce, non comprende quanto stia accadendo, tranquillizza i bambini che domandano dove portano papà.
Un giro di telefonate, accende la TV, la notizia è a reti unificate.

E quindi "dove portano papà?"
Dove merita.



Applausi alla procura di Bergamo, mi piacerebbe stringere la mano al PM che sarà certamente sembrato un pazzo quando ha chiesto la riesumazione del cadavere del padre biologico morto nel '99 per recuperare il DNA;
Un sentito #staisereno ad Alfano, che si agita come fosse merito suo;
Un sorriso per Yara;
Un pensiero alla moglie, se questo che ha sposato è "un uomo".







domenica 15 giugno 2014

Mondiali dal 1869

Bandiera sopracitata che ora campeggia in camera mia
"Attacca, attacca la bandiera inziano i mondiali"
"Nonna, non siamo in guerra.."
"Ma zitta , tu attacca, attaccala fuori al balcone!"

Correva l'anno 1990 e l'Italia ospitava i mondiali.
La mia bisnonna, classe 1900, ogni 4 anni si accaniva come un hooligan londinese.
Paralizzata sul letto da tempo, si bardava e ingioiellava come dovesse assistere alla prima della Scala, ma davanti al suo televisore a valvole 32 pollici. Non contenta, doveva anche esternare il suo sentimento nazionale esponendo un tricolore alla ringhiera.
Nulla di grave se non per il fatto che la bandiera in questione era un vessillo di lino datato 1869.

Questa tradizione continuò fino al 1996, grazie a quella scalmanata di Madre, fin quando io non fui in età cosciente per ribellarmi a tale abominio.

Nel 90, vinse la Germania, e lei ebbe quasi un colpo apoplettico.
"Ariannina, hanno vinto la partita, ma non la guerra"
"Nonna è solo una partita di calcio..."
"Zitta, ritira quella bandiera e non farti vedere"


Tutto ciò mi sembrava allucinante, poi col senno di poi mi spiegai molte cose.
La mia bisnonna morì nel 1991 dicendo: "Viva l'Italia, viva il re".


... e sempre col senno di poi, la bandiera quasi quasi la riappenderei pure io, lì fuori, in balcone.








giovedì 5 giugno 2014

Elena Ceste e il turismo dell'orrore


Terribile questa cosa del turismo dell'orrore.
Elena Ceste è scomparsa e i programmi televisivi, nella loro  magnanima opera di collaborazione con gli organi di polizia, si sfidano a colpi di servizi e dirette esclusive. Lo fanno per spirito di servizio -dicono- mentre Dash o Teletu pagano fior di quattrini per il loro spot schizofrenici nelle ore di punta, tra un omicidio ed una scomparsa, tra un noncambiatecanale e un fastidioso prurito intimo.

Ed ecco allora la mia foto davanti al cartello di Costigliole d'Asti.
Tuttavia ero solo di passaggio, stavo andando a Cogne.


"L'ironia è l'occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l'assurdo, il vano dell'esistenza"

Søren Kierkegaard, Sul concetto di ironia, 1841
                             

sabato 24 maggio 2014

venerdì 23 maggio 2014

Antimafia da caffè, Falcone c'aveva avvisati


"Prima pagina 20 notizie,21 ingiustizie lo stato che fa, si costerna,s'indigna,s'impegna e poi getta la spugna con gran dignità" (De Andrè)

Antimafia da strapazzo e comunque va bene che  la mafia è una montagna di merda ,e tutti gli slogan che volete, ma una grande verità è che ad essere morto per noi, non fu Gesù, ma Falcone. Nel '92 la Mafia non ha ucciso un uomo, ha ucciso Lo Stato. Anzi lo ha incorporato come in una fusione societaria. Ed ha continuato imperterrito. E Il Giudice ci aveva avvisati. Ricordatelo quando andate a votare. Soprattutto se non volete perpetrare ciò che accade dal 70. Finiranno per ammazzarci tutti. Non col tritolo, ma con la fame.





La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.

domenica 18 maggio 2014

Giuliano bandito? Chiedete agli americani e a mio nonno

Il nonno di mia madre, ovvero il mio bisnonno, 
durante la seconda Guerra Mondiale sfollò con tutta la famiglia in un paesino della provincia di Palermo, Ventimiglia di Sicilia.

Mia madre sostiene che suo nonno  raccontasse sempre esterrefatto un episodio che riguardava direttamente lui e il temutissimo Bandito Giuliano.

Nonostante Wikipedia lo definisca un "criminale italiano", la  vox populi coeva era piuttosto contraria alla definizione di "mafioso criminale". (Sarà stato Napolitano a contribuire a questa voce?)

Se ancor oggi  a qualche anziano della zona, nella quale a quel tempo latitava, provate a chiedere di Turiddu Giuliano, sentirete:
"Era come Robin Hood, rubava a quelli che erano ricchi , gli aristocratici che avevano le riserve di grano, farina, latte e le trafugava per darle ai poveri"

" Noi eravamo sfollati, aveva un occhio di riguardo per noi sfollati, ci mandava pane e farina".

"Quanto era bello, alto, noi donne tremavamo per la bellezza e al galanteria quando ci capitava di intravederlo"

Insomma, al di là della giustificazione e le modalità contrabbandiere, questo il leit motiv di ogni racconto. Ma veniamo al mio bisnonno Antonino.
Un bel giorno di sole, quando Palermo si svegliava a suon di sirene, mentre Nino andava per i campi a recuperare qualcosa da mangiare, tra verdure selvatiche e frutti marci dimenticati, durante la misera ricerca sotto un sole accecante,  con la coda dell'occhio, vide passare dietro di sé un uomo a cavallo completamente avvolto da un pastrano, un mantello con cappuccio molto utilizzato all'epoca, che rendeva difficoltosissimo il riconoscimento di chicchessia. L'uomo quindi passò a cavallo, il mio bisnonno fece finta di niente, continuò chino a cercare tra le foglie.
Nulla di particolare se non per il fatto che il cavaliere era Salvatore Giuliano. La zona era piena di "wanted" , la sua faccia era nota quanto quella di Mussolini.
Naturalmente quando il mio bisnonno raccontava questo aneddoto, non nascondeva il ricordo di quella paura, di quel brivido dietro la schiena che lo percosse come un graffio, dal momento che che su Giuliano le leggende erano molte e diverse per morale.
Era passato niente di meno che il bandito  Giuliano e quando Nino aveva tirato un sospiro di sollievo, dopo una mezz'ora circa ecco di nuovo un uomo a cavallo, questa volta vestito di velluto, pettinato come Rodolfo Valentino, fucile in groppa e calzante preziosissimi stivali di cuoio.

L'uomo in velluto , scende dal cavallo, gli si avvicina e chiede:
-"Scusi, non è che ha visto passare un uomo a cavallo con un cappuccio e un mantello?"
-"No, mi dispiace, non ho visto nessuno"
-"Ne è sicuro?"
-"Sicurissimo"

L'uomo ben vestito annuisce gentilmente, saluta cordialmente, il mio bisnonno ritorna a raccogliere qualche finocchio selvatico.

Ovviamente, quell'uomo era di nuovo Salvatore Giuliano, che ripassando si volle assicurare che quel povero sfollato in cerca di cibo, non avrebbe mai riferito nulla sul suo passaggio. 
Da quel giorno, mia madre racconta che in casa  non mancarono mai  nè formaggio nè pane, che gli veniva recapitato nei modi più disparati: tramite bambini , dinnanzi la porta di casa, con conti già pagati.
Quando Giuliano fu accusato della strage di Portella della Ginestra, mio nonno scosse la testa dicendo che non c'avrebbe creduto nemmeno se l'avesse visto sparare.


Salvatore Giuliano fu poi assassinato nel 1950, in circostanze ancora non del tutto chiare. Furono i carabinieri? Fu il cugino Pisciotta? Chiaro fu che nel 1954 proprio Gaspare Pisciotta viene ucciso in carcere con un caffè alla stricnina, caso vuole che lo stesso Pisciotta proprio il giorno successivo avrebbe deposto in procura con la volontà di dire tutta la verità sui mandanti della strage di Portella della Ginestra.

A onor di memoria vi ricordo che la leggenda Giuliano ha inizio con la sparatoria che aveva avuto coi carabinieri che gli volevano sequestrare il grano preso al mercato nero e che lui implorò inutilmente con un "vi prego stiamo morendo di fame, lasciatemi passare controllate pure c'è solo grano nei sacchi".

Per cui, a meno che le testimonianze civili e quelle di Stern il giornalista inglese che lo intervistò qualche giorno prima del suo assassinio siano tutte fasulle,  perchè avrebbe dovuto accanirsi contro lavoratori della terra disarmati che facevano in sostanza un pic-nic sul pianoro?

Perchè i bossoli non furono ritrovati, furono raccolti uno per uno, e dall'esame autoptico risultò che erano proiettili utilizzati da mitragliatori aerei dell'esercito americano?



...E poi, è una coincidenza che il giorno prima della strage, il PCI vinse le elezioni amministrative?


Oggi Renzi chiede la verità. Quale verità però non si è capito.




Fu il 20 settembre 1947, che lo stesso Giuliano decise di rompere il silenzio con una lettera al direttore del quotidiano La Voce della Sicilia, il comunista Girolamo Li Causi, al quale scriveva: ?Signor Direttore, seguendo le ulteriori vicendi delle ultime notizie dei giornali un socche di delirio mi sorprende come il mio nome è cascato nelle spuderate bocche di tutti questi signori e signoroni. Se la mia domanda incontri un sentimento ragionevoli, voglio chiedere, come mai un Giuliano amatore dei poveri, e nemico dei ricchi, può andare contro la massa operaia'?


(Tratto da un reportage di "La storia siamo noi")




giovedì 15 maggio 2014

Fedelina Junior, pillole per la santità

E dopo il rosario effervescente in grani, un farmaco di automedicazione che non potete non avere nella vostra cassetta del pronto soccorso: Fedelina junior. 

Composizione:
corona di divina misericordia al 50%
immagine di Gesù misericordioso 50%

Principio attivo: fede in nostro Signore Gesù


A parte che a posto di "corona" la mia ipermetropia mi aveva fatto leggere "carogna" di divina misericordia, ma quel "Tenere alla portata dei bambini" non è pericoloso?

No, siccome IKEA ha emesso un avviso di pericolosità per il filo di una lampada con la quale già qualche bambino si è impiccato....



domenica 11 maggio 2014

Auguri ai "Genitore numero 1"

Ma vi pare che il mio pronipote farà gli auguri a sua madre chiamandolo Genitore UNO?
Ma poi come si capisce chi è il genitore uno e il genitore due? Si tira a casaccio? Si chiede all'ufficio anagrafe?

"Genitore uno, genitore uno, mi compri il gelato?"
"No figlio"

"Genitore due, posso uscire stasera con Mariolino?"
 "No, prima chiedi a Genitore uno... e poi chi vi lascia?"
"Dai, ci accompagna il Genitore due di Mariolino alla festa!"

E la canzone neomelodica dove la mettiamo? Ah?
Ve lo immaginate Mario Merola cosa ne penserebbe se resuscitasse?  A' Mamà ?
"Genitore uno solo per te la mia canzone vola,
senza di me tu non sarai più sola"

Non voglio pensare in caso di seconde nozze cosa potrebbe capitare. Si usano i numeri relativi?
Ok, quasi quasi mi vien da fare gli auguri ad Annamaria Franzoni.






domenica 27 aprile 2014

Lo sposo perfetto, dal 1895

Per par condicio, esattamente come ne i doveri delle spose di cui sotto, ecco un elenco dei doveri dei mariti secondo Sancta Mater Chiesa... A differenza dei doveri delle spose, che sono per lo più doveri di sudditanza e soggezione ai comandi del marito, quelli degli sposi si estrinsecano in un elenco che potrebbe essere titolato: "come sopportare una palla al piede"


1. Amare Cristo come amò la Chiesa, che lo condannò a morte
2. Serbare la fedeltà. Come la raccolta punti della Carta Fedeltà  Conad, alla fine magari vi beccate un set di pentole.
3. Non disgustare in nessuna guisa la sposa. Come se si trattasse di scarafaggi mutanti.
4.Non disprezzarla perchè compagna anzi aiuto. Povero animaletto bizzarro...
5. Amarla come noi stessi.  Anche se c'è la finale di Coppa.
6. Soffrirla con tutta la pazienza. Qui ci sarà un errore si stampa, in realtà volevano scrivere "soffriggerla"
7. Aiutarla con somma carità. Magari mettetele al collo un piattino per l'elemosina.
8. Non maltrattarla nè con azioni nè con parole. Se no vi beccate una denuncia per Stalking.
9. Correggerla per le buone maniere. Col frustino dicendo "siz siz"
10. Ascoltare ANCHE i suoi suggerimenti. 
11. Non nascondere gli interessi della famiglia alla sposa anche lei è amministratrice della casa... Tipo comprare l'abbonamento a uporn fa parte delle comunicazioni economiche.
12. Lontani dalla casa non dimenticatevi della sposa e dei figli. Soprattutto se li avete chiusi in ripostiglio e siete alle Canarie con la Baby Sitter.
13 Dare il buon esempio. Al cane.

I punti qui si fermano a 13, quelli per le spose a 17. Traete voi le conclusioni. Pace e pene.

venerdì 25 aprile 2014

La sposa perfetta, dal 1895

                                                I doveri delle spose del 1895.


Questo è uno stralcio di una predicazione sulla Sacra Famiglia. Un elenco che è una tragedia. 
Il punto 1 è il minimo sindacale. Poi, dal 2 in poi, comincia l'escalation di comandamenti medievali:
2. Rispettarlo come capo. Ricordiamoci che le donne però sono il collo e sanno come fare girare il "capo" quando vogliono. 
3. Obbedirlo come nostro superiore. Certo, magari abbaiare e scodinzolare all'occasione.
4.Assisterlo con premura. "Dove sono i calziniiii?" e un bel deciso "pìgliateli." può essere sufficiente.
5.Ammonirlo con reverenza. Il mattarello fa parte della reverenza?
6. Rispondergli con grande mansuetudine. Per 5 giorni al mese è fantascienza.
7. Pregare per esso il Signore. Sono ammesse cose del tipo "Gesù ti prego azzoppalo".
8. Tacere quando è alterato. Ottimo per farlo sentire in colpa, intanto meditate vendetta.
9.Sopportarne i difetti. Disclaimer: non saper tenere l'uccello nelle mutande non è un difetto.
10.Schivare con familiarità gli altri uomini. Soprattutto quelli che bussano alla porta e dicono "Siamo di Equitalia"
11. Non consumare la roba in vanità. Boh, forse non bisogna usare i cetrioli come maschere per il viso, ma farli all'insalata.
12. Essere sottomessa alla madre al marito e ai suoi.... ah ah ah ah
13.Umile e paziente con le cognate. Un invito a scegliervi figli unici.
14.Prudente con quelli della famiglia. Non lasciate coltelli in giro.
15.Amante della casa. Una volta avevo un vicino che di cognome faceva "Della Casa"...
16. Riservata nei discorsi. Il condominio, può anche non essere interessato ai vostri stati di FB.
17. Osservatrice dei doveri religiosi. Esattamente come la mantide, quella religiosa che stacca la testa al partner dopo l'amplesso.

18...Non c'è il 18. Sicuramente chi ha scritto 'sta cosa è morto ammazzato. Dalla sposa perfetta. 

lunedì 21 aprile 2014

Buona Pasqua Vishnu

Oggi con il singalese che gestisce il piccolo emporio proprio sotto casa mia, su cui impèra dietro la cassa
un'immagine di Vishnu, ci siamo augurati "Buona Pasqua", sorridendo e facendo spallucce. Abbiamo sorriso, io ho detto che comunque era un buon augurio e lui indicando con la mano il cielo ha detto sì: "Dio è uno". Questa è l'unica globalizzazione che mi piace.

giovedì 13 marzo 2014

Oggetti smarriti, se mi perdo non mi cerco

Sarebbe bello se esistesse un ufficio per "persone smarrite", proprio come quello per gli oggetti smarriti.
Ho perso il portafoglio-o forse me l'hanno sfilato con destrezza come dice la denuncia- che conteneva tutti i miei document: dalla patente alla tessera della biblioteca. Un piccolo borsello nero che conteneva in una sola parola la mia identità burocratica.
La protagonista di un libro di Murakami sarebbe finita in una terra di mezzo se quelli, i documenti, fossero davvero essenziali ai connotati della nostra anima.

"Pronto scusi, Ufficio Oggetti smarriti?"
"Sì, dica"
"Ho perso i miei documenti, mi chiedevo se fossero lì..."
"Mi dia nome, cognome e data di nascita"
Sì. [...]
"Spiacente, non c'è nulla, lei non esiste"




Fortunatamente non è  così che va.

lunedì 3 marzo 2014

Agenzia delle Uscite

Ho letto tutto Tolstoj all' Agenzia Delle (lasciate ogni speranza o voi che) Entrate. File interminabili durante le quali la faccia di picara dell'evasore modello ti guarda dal monitor. E poi dicono che le istituzioni non promuovono la cultura...
...che poi dovrebbe chiamarsi agenzia delle uscite... come le banconote che sono "uscite" dalla mia tasca per pagare l' F24.

martedì 18 febbraio 2014

Sanremo 2014 minuto per minuto

Il Festival inizia con dei disperati che minacciano di buttarsi dalle travi del service perchè non prendono lo stipendio da 16 mesi e stanno perdendo il lavoro. Lanciano una lettera a Fazio che prima promette di leggerla e poi se ne sbatte bellamente accartocciando i fogli tra le mani, come l'involucro della merendina appena mangiata. Però qualcuno di buon senso- visto che gli ascolti saranno calati a picco-lì dietro le quinte l'avrà cazziàto tanto che con l'aria mesta da nutria , salta fuori dopo l'esibizione di Ligabue -noto cantante ligure- che distrugge De Andrè. Durante l'esibizione di quest'ultimo Anche Dori Ghezzi vuole buttarsi dalla trave. E poi è il momento di Arisa che canta; poi è il turno della Casta che ci delizia in italofrancese con una perfomance canterina di  "Attaccati a sta banana e ando vai se non ce l'hai"  , un grande momento per la televisione kazaka. Poi è il momento di Frankie NRG che.... Zzzz Zzzzz zzzz.....spegni la luce ma'.